Esperanto: istruzioni per l'uso - Chi lo dice che l'esperanto è più facile? Lo dicono gli esperantisti per esperienza personale... Comunque ecco alcuni degli esperimenti scientifici compiuti: 1925 - 1931, Columbia University, New York, USA: 20 ore di esperanto danno un risultato superiore a 100 ore di francese, tedesco, italiano o spagnolo. 1947 - 1951, Sheffield, Gran Bretagna (dal 1948 anche a Manchester): un bambino apprende in 6 mesi tanto esperanto quanto francese in 4 - 5 anni; dopo alcuni mesi di esperanto si ottengono migliori risultati nell'apprendimento delle altre lingue. 1958 - 1963, scuola media di Somero, Finlandia: sotto il controllo del Ministero dell'Istruzione si è verificato che gli alunni, dopo un corso di esperanto, sapevano raggiungere un livello in tedesco superiore a quello degli alunni che studiavano solo il tedesco, anche se più a lungo. 1962 - 1963, Università di Budapest, Ungheria: confronto fra esperanto, russo, inglese e tedesco; l'apprendimento dell'esperanto risulta di gran lunga più facile rispetto a tutte le altre lingue. 1983 - 1988, scuola elementare Rocca di San Salvatore (GE): gli alunni che studiano prima esperanto e poi francese raggiungono un livello superiore rispetto a quelli che studiano solo francese. Dal febbraio 1975 il Professor Helmar Frank e l'Istituto di Pedagogia Cibernetica dell'Università di Paderborn (Germania) hanno verificato scientificamente I'effetto prepedeulico dell'insegnamento dell'esperanto nella scuola elementare come preparazione allo studio successivo dell'Inglese da parte di alunni tedeschi. In anni successivi si aggiungono alla sperimeniazione altre classi in Germania, Francia, Italia, ed ex Jugoslavia. In tutte le classi si constata un miglioramento delle capacità di apprendimento dell'Inglese successivamente insegnato. Nel settembre '93 in Italia, Russia, Ucraina, Uzbekistan e Kazakistan è iniziato un esperimento detto "Insegnamento di Orientamento Linguistico" sotto il controllo scientifico dell'Istituto di Cibernetica di Paderborn (vedi paragrafo precedente) e dell'Accademia Internazionale delle Scienze di San Marino. Nel 1994 si aggiungono classi sperimentali slovene, austiache e ungheresi. II metodo detto "di Paderborn", utilizzato in questa fase sperimentale, sfrutta la semplicità, la regolarità, la mancanza di eccezioni e la chiarezza proprie dell'esperanto per stimolare la comprensione delle strutture delle altre lingue e, conseguentemente, per migliorare la capacità e la predisposizione ad apprenderle. Il risultato è che, paragonando la conoscenza dell'inglese in 2 classi della stessa età che abbiano la prima studiato 2 anni di esperanto e 2 anni di inglese e la seconda 4 anni di inglese, si constata che gli alunni della prima sanno l'inglese meglio di quelli cha lo hanno studiato 4 anni. 1993-1997, in Italia si sperimenta I'esperanto "come lingua propedeutica allo studio delle lingue straniere nella scuola elementare " nella Scuola Gaetano Salvemini di Torino. Sono coinvolte tre classi. In seconda e terza classe gli alunni imparano l'Esperanto di base e lo usano per comunicare a livello internationale con altre scuole. In quarta e quinta due classi passano una allo studio dell'Inglese e l'altra allo studio del francese. Dall'anno scolastico 1994/95 questa sperimentazione è autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione. La valutazione conferma l'efficacia propedeutica dell'insegnamento dell'esperanto a bambini italiani per il migliore e più rapido apprendimento successivo del francese e dell'inglese. ************************************************************************* ************************************************************************* Mazzara del Vallo - Agosto 2012 - 79° Congresso Italiano di Esperanto Dal 18 al 25 agosto si svolgerà a Mazzara del Vallo il 79° Congresso Italiano di Esperanto. Tutte le informazioni utili per partecipare al più importante incontro esperantista italiano presso http://kongreso.esperanto.it ************************************************************************* ************************************************************************* Albisola Superiore (SV) - 25-29 maggio - 26° Congresso UECI Il >26° Congresso dell'Unione Esperantista Cattolica Italiana si svolgerà al Santuario della Pace di Albisola, in provincia di Savona. ************************************************************************* ************************************************************************* A Torino, l'Esperanto sbarca all'Imbarchino! Con l'arrivo dell'estate, l'Esperanto approda nella suggestiva cornice dell'Imbarchino, famoso locale torinese situato sulla riva del fiume Po, nel Parco del Valentino. Nell'ambito dell'iniziativa "Corsi gratuiti di lingua e cultura straniera", Sara Spanò e Manuela Ronco terranno non un semplice corso di lingua, ma una viaggio alla scoperta della storia, della cultura e delle tradizioni della comunità esperantista. Il corso si svolgerà ogni mercoledì, a partire dal 9 maggio fino a inizio luglio, dalle ore 18 alle 19.30. Per informazioni e iscrizioni: info @ esperanto.torino.it, corsi @ imbarchino.it Ecco anche il link all'evento su Facebook: https://www.facebook.com/** events/135944769871633/ ************************************************************************* ************************************************************************* Torino - Prossime conferenze Comunichiamo il programma aggiornato per i prossimi mesi del Forum di semplice carattere divulgativo, in italiano o esperanto, organizzato dal Centro Esperanto di Torino e dalla Gioventù Esperantista Italiana, il SECONDO MERCOLEDÌ D’OGNI MESE , ALLE ORE 20,45, nella sede di Via Garibaldi 13. Siete cordialmente invitati: - Mercoledì 09 maggio: “Candido au la humurismo en la tempo de Guareschi” (Gian Carlo Fighiera). - Mercoledì 13 giugno: “La socialità nell’epoca dei social-network: alcune riflessioni” (Gianfranca Gastaldi) SI PREGA DI NON ARRIVARE DOPO L’INIZIO DELLE CONFERENZE PER NON DISTURBARE I PRESENTI. GRAZIE. (in autunno) - La persekutoj kontrau Esperanto (Hitler, Stalin k.a.) ­ 2 parti (Sara Spanò) - Paralelaj vorthistorioj en hindeùropaj kaj semidaj lingvoj” (Fabrizio A. Pennacchietti) - Makrobiotiko: vivad-filozofio kaj dieto (Piermichele Giordano) - La vorto, la menso kaj la universo (Sandro Pollastrini) - Rashomon, la filmo de la kvar veroj (Gian Carlo Fighiera) - L’educazione moderna dei bambini disabili (Paola Nigrelli) Nuove proposte sono le benvenute ************************************************************************* ************************************************************************* NO ALLA DISCRIMINAZIONE LINGUISTICA AL POLITECNICO DI MILANO DAL 2014 IL POLITECNICO SOPPRIMERÀ TUTTE LE LAUREE MAGISTRALI IN ITALIANO CREANDO INGIUSTIFICABILI BARRIERE LINGUISTICHE NELL’ACCESSO AL SAPERE. Il MINISTRO APPLAUDE Dall'anno accademico 2014/15, il Politecnico erogherà in lingua inglese l'intera offerta formativa magistrale sopprimendo tutte le lauree specialistiche in italiano. Dopo lo scandalo dei criteri valutativi stabiliti dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca che discriminano sistematicamente i ricercatori che pubblicano in italiano, continua l’accanimento contro la lingua italiana da parte dei rettori con l’appoggio del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Profumo. L’Associazione Nitobe denuncia una chiara volontà discriminatoria a danno di coloro che vogliono fare scienza e studiare nella propria lingua materna nel proprio paese. L’anglificazione del sapere non è una logica conseguenza dell’“internazionalizzazione” delle università. Vi possono essere diverse forme di internazionalizzazione, e quella adottata dal Politecnico è la peggiore. Crea ingiustificabili barriere linguistiche a tutti i cittadini che vogliono studiare architettura, disegno industriale e ingegneria nella loro lingua materna. Non aiuta a integrare il capitale umano straniero nel tessuto economico nazionale perché non si prevede nessun tipo di supporto all’apprendimento dell’italiano. Non si richiede nessuna conoscenza dell’italiano nemmeno ai docenti, e quindi l’università abdica a una delle sue funzioni essenziali, vale a dire trasmettere il sapere in un modo accessibile a tutti. È quindi lecito chiedersi se è accettabile da un punto di vista dell'interesse pubblico continuare a finanziare università che non erogano più sapere nella lingua nazionale, creando quindi inedite barriere linguistiche a danno degli studenti locali e una potenziale frattura fra élites e comuni cittadini Associazione Nitobe per la giustizia e democrazia linguistica www.nitobe.it - info at nitobe.it Via di Torre Argentina, 76 00146 ROMA Tel 00 39 06 92937746