Esperanto: istruzioni per l'uso - Rinnovo iscrizione per il 2011 QUOTE SOCIALI per l’anno 2011 in euro: Socio ordinario 28,00 Socio familiare 14,00 Socio giovane 14,00 Socio sostenitore 84,00 Socio garante 280,00 La quota del Gruppo è di 8,00 € (con diritto di ricevere la rivista ecc.) I gruppi con almeno 10 soci e che hanno pagato la quota di Gruppo possono trattenere sulle suddette quote, purchè inviate alla FEI tramite loro, come aiuto per l'attività locale: € 7,50 su ogni quota di ordinario € 3,75 su ogni quota di familiare o giovane € 22,50 su ogni quota di sostenitore € 75,00 su ogni quota di garante Si ricorda: 1 - Hanno diritto alla quota ridotta i giovani che nell'anno 2011 non compiono i 25 anni, quindi nati dall' 01.01.1987. 2 - Si raccomanda di inviare le adesioni con sollecitudine, di specificare sempre se trattasi di rinnovo o di nuovo iscritto e la completa data di nascita (obbligatoria per la quota giovani e necessaria sino ai 30 anni per motivi amministrativi). L'indirizzo è facoltativo se rimane invariato. 3 - Si consiglia di dare anche l'indirizzo elettronico per ricevere rapidamente notizie, informazioni, ecc. 4 - Nel rispetto della legge n° 675/96 sul trattamento dei dati personali, quelli dei Soci verranno utilizzati con la massima riservatezza, ed esclusivamente in segreteria e per l'invio delle comunicazioni e delle informazioni riguardanti la nostra attività. 5 - A partire dal secondo numero dell'anno, la rivista "L'Esperanto" verrà inviata solo ai soci in regola con il pagamento della quota. Nessun arretrato verrà poi spedito ai ritardatari. I versamenti sono da indirizzare alla FEI, sul c.c.p. N° 37312204 a lei intestato, oppure tramite Banca Intesa/San Paolo - Ag. MI 002 - S. Gottardo, sul conto N° 36255/62 – cod. IBAN: IT06 A030 6909 4460 0000 3625 562. Si ringrazia tutti anticipatamente per la collaborazione. ********************************************************************* ********************************************************************* IL 78° CONGRESSO ITALIANO DI ESPERANTO Torino è una bella città, ricca di storia, di monumenti, di musei e di attrattive turistiche, ma non ha il mare, un argomento vincente specialmente in estate. Per questo motivo era opinione abbastanza diffusa che la partecipazione a questo congresso non avrebbe avuto le dimensioni di quello di Lignano Sabbiadoro dello scorso anno. Previsione smentita: gli iscritti sono stati circa 280, provenienti da ben 30 nazioni; una cifra di poco inferiore alla precedente ma con un tasso di assenze più basso. Pertanto i presenti a Torino hanno superato di poco quelli di Lignano. Ma quest'ultimo congresso ha tenuto testa al precedente sotto diversi aspetti, superandolo anche in altri. Veramente di ottimo livello qualitativo la struttura di Villa Gualino, spesso sede di incontri o convegni di studio dell'Unione Europea, con le numerose sale disponibili, le moderne attrezzature tecnologiche, i suoi vari servizi e una più che soddisfacente cucina Il tutto posto in mezzo ad un vasto parco sulla collina torinese con una stupenda vista sulla città. Unico neo, abbastanza grave in questa stagione, l'assenza di aria condizionata in parecchie camere. Quest'anno la nostra presenza era ben segnalata in loco (bandiere e striscioni), ma, confinati nella bella villa, la nostra visibilità verso l'esterno era nulla. Ma esperienze precedenti dimostrano che essa, specie in città di una certa dimensione, è comunque sempre poca. Lodevoli le iniziative di “Verda Foiro”, aperta sul Lungopo presso la piazza della Gran Madre, delle due conferenze in italiano giù in città e dell'annullo postale dedicato al congresso. La “akceptejo” ha fatto tesoro dell'esperienza dello scorso anno ed ha svolto il suo lavoro in modo più razionale e tempestivo. Il programma congressuale ha ricalcato lo schema degli ultimi anni nei pregi e nei difetti. Due i seminari: uno sul tema del congresso -Kaj nun ni estu europanoj ­ condotto dal francese Bertrand Hugo e sponsorizzato dalla Commissione Europea nel quadro del suo Programma Grundtvig, che ha finanziato la partecipazione di una ventina di seminaristi stranieri. Il secondo sui primi cent'anni del teatro esperantista curato dal britannico Paul Gubbins. Sul piano didattico corsi di esperanto di diverso livello ed uno di italiano per stranieri, oltre a sessioni d'esame soliti, a cura dell'Istituto Italiano di Esperanto, e quelli secondo la recente codifica europea del KER, condotti da una commissione guidata dalla prof.ssa Katalin Kovàts. Il programma culturale, come al solito approntato con qualità e cura dal dott. Nicola Minnaja, prevedeva pure la presentazione di libri, parecchie conferenze (molto seguita la serie di quelle notturne fatte dal prof. Davide Astori su “Zamenhof profeto de Europo”), spettacoli teatrali ed altro ancora. Le serate sono state dedicate ai concerti, con protagonisti ogni sera diversi, quasi tutti di buona qualità. Tra loro anche il noto complesso milanese “Rêverie” del nostro associato Andrea Fontana. Ma dedicare tutte le sere ad un concerto non è certo un variegare i programmi! La stampa e le TV si sono interessate del congresso, che è stato pure visitato dal vice-ministro ai trasporti on. Giachino e dall'on. Di Leo, assessore regionale alla Cultura, che vuole inserire tre nostri giovani in tre commissioni regionali con finalità coerenti. Molto ricco il programma delle gite (con Torino e il Piemonte c'è solo l'imbarazzo della scelta) che ha inevitabilmente tolto presenze ad altri programmi. Però la visita al famoso Museo Egizio, prevista per gli stranieri, in concomitanza con l'assemblea della FEI, è stata una tentazione troppo forte per parecchi italiani. Un congresso ottimo sotto tutti gli aspetti? No! All'opposto del suo comparabile precedente di Lignano, quello di Torino è terminato in forte deficit, non solo per una certa megalomania sempre latente ma specialmente per la faciloneria nel prevedere e nell'impegnarsi in iniziative senza preventiva verifica di costi e fattibilità. Un'altra macchia grigia pure nell'organizzazione dove i torinesi erano pochi. Un sincero grazie al presidente Pennacchietti e ai coniugi Perna, vere punte di diamante insieme ai s-ani Brazzabeni, Minnaja e Casini. Non si deve fare di ogni erba un fascio: alcuni hanno contribuito in modo diverso, altri avranno avuto un serio motivo... Ma disertare il proprio congresso, o al massimo limitarsi ad una visita, non è stato certo un esempio edificante. Tra gli avvenimenti congressuali notevoli da citare l'inaugurazione svoltasi secondo i soliti canoni, condotta dal presidente della FEI Corsetti, con il benvenuto del prof. Pennacchietti e del s-ano Casini per il comitato organizzatore e con la prolusione ufficiale fatta dal presidente dell'UEA, prof. Probal Dasgupta, agganciata ai problemi della comunicazione e della traduzione. La assessore del Comune Curti è intervenuta a nome della città mentre l'on. Nicolò Cristaldi, sindaco di Mazzara del Vallo con entusiasmo ha parlato della sua città multietnica, che l'anno venturo sarà la capitale dell'Esperanto, e delle iniziative già in corso a favore di questi. Non sono mancati i saluti degli stranieri e di parecchie associazioni e l'inno finale. -------------------------------------------- Relativamente sottotono in tutto l'assemblea annuale della FEI con il dott. Daminelli presidente e il s-ano F. Amerio segretario. Per la Commissione Elettorale nominate le s-ane G. Campostella, A.M. Colacicchi e G. Licciardiello. La segretaria Brazzabeni ha riassunto la relazione morale ed il cassiere Pinori quella finanziaria. Pochi e di scarsa importanza gli interventi. Approvato il “Fondo Garanzia Congressi”, un volano finanziario a garanzia dei congressi in utile o in deficit, la delega per l'eventuale amministrazione straordinaria al presidente e presentati i nuovi candidati al Consiglio Nazionale. L'atmosfera si è ravvivata con i patetici piagnistei sulla proposta di aumentare la quota associativa, ferma dal 2002, di due (sic:2) euro. Dimostrando un'assoluta mancanza del senso del ridicolo, alla fine la maggioranza ha respinto la proposta. In chiusura il nostro s-ano Gianni Conti ha preso la parola per illustrare la partecipazione degli esperantisti alla Marcia della Pace ad Assisi e chiedere aiuto. Ermigi Rodari Fonte: Informilano Informilo de Milana Esperanto Klubo ANNO LX Settembre - Ottobre 2011 ********************************************************************* ********************************************************************* UEA AKTIVIS CHE UN-KONFERENCO Kvin reprezentantoj de UEA partoprenis la chi-jaran Konferencon de Neregistaraj Organizajhoj, kiun la Departemento pri Publika Informado (DPI) de Unuighintaj Nacioj okazigis en Bonn (Germanio) de la 3-a ghis la 5-a de septembro. Tiu chi plej grava chiujara evento de UN por NRO-j okazis por la 64-a fojo kaj havis la temon "Daurigeblaj socioj -- respondecaj civitanoj". La konferencon malfermis Kiyo Akasaka, asista ghenerala sekretario de UN pri komunikado kaj publika informado. Ghenerala sekretario Ban Ki-Moon salutis la inauguron per videomesagho. Kiel delegitoj de UEA partoprenis Marcus Cramer, Stefano Keller, Mélanie Maradan, Julia Noe kaj Manfred Westermayer. Dum la konferenco ili havis multajn okazojn por interparoli kun reprezentantoj de aliaj NRO-j kaj intershanghi ideojn, informilojn kaj kontaktkartojn. La teamo de UEA aktive diskonigis la starpunktojn de UEA pri lingvaj rajtoj, komentante i.a. tion ke nur la angla estis laborlingvo de la konferenco. Al la demando de Keller pri la kialo, Maria-Luisa Chávez, chefino pri la rilatoj de UN kun NRO-j, respondis, ke tion kauzis nur manko de mono. Ankau shi bedauris la neeblon uzi pli da lingvoj. Dum unu el la rond-tablaj diskutoj Keller revenis al la afero post elpasho de reprezentanto de PepsiCo, kiu prezentis la klopodojn de sia firmao subteni la evoluon en la diversaj mondopartoj, kie ghi fabrikas kaj vendas siajn varojn. Keller demandis, chu PepsiCo ne povus per subvencio ebligi ankau uzon de aliaj oficialaj lingvoj de UN ol nur la angla che similaj konferencoj, se ghi jam faras tiom vastan "homhelpan" laboron. La estrarano de UEA ricevis la respondon, ke pri tio oni skribu al la oficejo de PepsiCo. La sama respondo venis ankau al lia demando, chu la firmao, kiu cheestas en tiom da lingvoregionoj, ne povus meti ankau Esperantajn vortojn sur siajn varojn. Che la rond-tabla diskuto pri civitana partopreno, Mélanie Maradan demandis, kiel la prelegantoj imagas la partopreneblon en tiu diskuto kaj en surloka agado ekz. de indighenaj popoloj, se oni uzas nur la anglan. Shi rimarkigis, ke ghuste la koncernatoj ne povas partopreni en la diskuto kaj ke en la konferenco multaj reprezentantoj ne povas interveni pro nesuficha kono de la angla. Maradan demandis, kion oni intencas fari por solvi tiun problemon, sed shi ne ricevis respondon. La delegitoj de UEA cheestis kelkajn laborgrupojn, kie ili aldonis al la diskutoj menciojn pri la neceso konsideri la rajton de chiu popolo je uzo de sia gepatra lingvo kaj je plukultivado de sia kulturo. En kunsido kun la chefino kaj la stabo de la NRO-rilatada oficejo de UN Stefano Keller alparolis en Esperanto kun angla interpretado de Marcos Cramer. Li komentis diversajn kontakt- kaj informkanalojn de UN, kiu pli kaj pli uzas Facebook, Twitter kaj Youtube por rilati kun la civila socio. Kiel ekzemplon pri la agado de UEA, Keller menciis la novan retejon kreitan en Novjorko, kiu informas la esperantistaron pri la laboro de UN. Manfred Westermayer alparolis pri projekto realigata de esperantistoj en Afriko. Jam komence de la konferenco estis publikigita malneta projekto de la fina deklaro, pri kiu la cheestantaj NRO-j povis komenti kaj fari proponojn pri shanghoj kaj aldonoj. La teamo de UEA proponis aldonon de frazoj pri lingva diverseco kaj lingvaj rajtoj, pri kiuj la tekstoprojekto tute silentis. La lastan tagon oni prezentis la kune finverkitan deklaron de la konferenco, el kiu tamen mankis la mencioj pri lingvaj rajtoj proponitaj de UEA, pri kiu ellaso Maradan protestis. Du el la tekstoprilaborantoj estis favoraj al lingvaj rajtoj, kaj private venis al Keller por sugesti denovan aldonon de la modifproponoj de UEA en la jam plulaboritan tekston. Tion Keller kaj Maradan faris, dum iliaj kolegoj Cramer, Noe kaj Westermayer plu kontaktadis reprezentantojn de aliaj organizajhoj. Ankorau dum kelkaj tagoj la respondeculoj pri la fina deklaro plu laboros pri ghia teksto lau la lastminutaj plendoj kaj aldonproponoj. Kia ajn ghi estu, kiel rezulto de la partopreno de UEA en la konferenco restos, ke la cheestintoj audis pri lingvaj rajtoj, pri Esperanto kaj pri UEA. Sekve ili eksciis pri la defendado de lingvaj minoritatoj fare de esperantistoj kaj pri la uzo de Esperanto por interetna komprenigho, dialogo kaj komunikado. Dokumentoj, videoj kaj fotoj pri la konferenco: http://www.linguistic-rights.org/eventoj (Lau la raporto de Stefano Keller.) Gazetaraj Komunikoj de UEA N-ro 426 2011-09-07 ********************************************************************* ********************************************************************* 11 Settembre - Mantova - Gli esperantisti al Festivaletteratura Domenica 11 settembre nel pomeriggio (all'incirca alle 15) in piazza Sordello al Festivaletteratura di Mantova nel gazebo del Libro Parlato ci sarà la lettura di testi del gruppo esperantista mantovano. Graziano Ricagno ********************************************************************* ********************************************************************* L'associazione Nitobe alla prossima marcia della pace L'associazione Nitobe aderirà alla prossima marcia della pace Perugia-Assisi. Per l'occasione verrà pubblicato il libro "teknikoj de neperforto" traduzione in esperanto, curata dal professor Nicolino Rossi, de "le techiche della nonviolenza" di Aldo Capitini, ideatore della marcia stessa. Un importante testo che introdusse in Italia il modello di lotta politica nonviolenta alla quale Nitobe si ispira e che da adesso si aggiungerà, arricchendola, la biblioteca esperantista. La presentazione ufficiale del libro avverrà poi in occasione del nostro primo congresso, il prossimo 16 Ottobre, alla presenza dei curatori della prefazione, Marco Pannella, simbolo della nonviolenza e Francesco Pullia giornalista e studioso tra i massimi conoscitori del pensiero capitiniano. Siete invitati ad unirvi ai tanti esperantisti delle più varie associazioni alla marcia della pace ed ovviamente al nostro congresso. Michele Menciassi Associazione Nitobe PS Per chi fosse interessato ad una copia del libro, volesse proporne una presentazione nel proprio circolo o città o se volete avere informazioni sul nostro congresso, contattateci all'indirizzo: info@nitobe.it ********************************************************************* ********************************************************************* L'ERA al Meeting dei 1000 giovani per la pace per parlare di Lingua e Potere. All'incontro "Mille giovani per la pace" di Bastia Umbra, il 23-24 settembre, l’Associazione Radicale Esperanto terrà una lezione-seminario sulla questione, fondamentale per i nostri tempi, della colonizzazione linguistica inglese e del rapporto tra “Lingua e Potere”, tenendo altresì una lezione di esperanto. La lezione avrà luogo il 24 settembre alle ore 11,30. È un'occasione importante per rimarcare la necessità di democrazia linguistica, per (ri)mettere in moto i processi democratici verso gli Stati Uniti d'Europa e l'Esperanto lingua federale europea. Così come è nell'interesse di tutte le associazioni che si battono per la diffusione della pace, della democrazia, della nonviolenza anche linguistica, dei diritti linguistici partecipare numerosi all’incontro che culminerà nella 50° Marcia della pace Perugia-Assisi del 25 settembre. In essa marceremo per ribadire che la pace passa attraverso la fine della colonizzazione linguistica e l’inizio dell’Esperanto come lingua di democrazia transnazionale e di pari opportunità di persone e popoli nell'epoca della globalizzazione. Tutti i giovani che intendono partecipare a questa importante occasione per l'affermazione della democrazia linguistica sono invitati a farlo subito, mettendosi in contatto con il Dipartimento Giovani dell'ERA all'indirizzo info@democrazialinguistica.it Potete anche sostenere la nostra partecipazione all'incontro e alla marcia al sito: http://www.buonacausa.org/esperantodirittoumano ********************************************************************* ********************************************************************* Lutto a Bolzano La Cattedra di Esperanto di Bolzano, unitamente a tutti i soci, informa con tristezza che il nostro samideano ing. Carlo Behmann ci ha lasciato il 4.9.2011 all'età di 89 anni. A mantenere vivo il suo ricordo, tra l'altro, rimane nella nostra città via Esperanto, da lui voluta con passione. Alla famiglia le più sentite condoglianze. Lea Fabbri ********************************************************************* ********************************************************************* E' nato Martino Barbero Il 1 settembre è nato Martino Barbero! Lo annunciano mamma Monica e papà Simone, già attivista della Gioventù Esperantista Italiana, attualmente nel direttivo del Torina-Esperanto Centro. Tanti auguri a Martino, Monica e Simone di ogni felicità. Framerio