Esperanto: istruzioni per l'uso - Abbiamo cento anni e non siamo mai stati così giovani - Il centenario della FEI Chissa' che cosa pensavano i convenuti a Firenze in quel marzo del 1910! Certamente una parte pensava che l'esperanto sarebbe stato ufficialmente accettato al massimo fra qualche anno. Una cosa tecnicamente cosi' bella non poteva non far parte di quel radioso avvenire che la scienza andavva promettendo al mondo. Un'altra parte pensava piu' sobriamente che per fortuna si era riusciti dopo anni a mettere fine alle piccole beghe interne sulla citta' in cui la FEI avrebbe dovuto avere la sua sede. Non e' un caso che il centenario di molti gruppi esperantisti italiani sia gia' stato celebrato negli anni scorsi e che la FEI arriva ultima in questa cosa. Il travaglio che porto' a questa decisione fu grande ed i nostri storici lo hanno documentato. Nessuno di quegli austeri signori e di quelle gentili signore riuniti per la fondazione della FEI, pero', riusciva a prevedere quello che il secolo seguente riservava all'umanita', come noi oggi non siamo in grado nemmeno di concepire quello che succedera' tra ora ed il 2110. Il secolo seguente fu un un secolo di sangue e di violenza, almeno per la prima meta'. E come in tutti i momenti difficili l'esperanto offri' un'ancora di salvezza a tanti idealisti, che volevano aggrapparsi a qualcosa di certamente buono nel mezzo delle guerre, delle stragi e della violenza ideologica. E' quasi miracolosa la sopravvivenza della nostra lingua e dei nostri ideali attraverso la prima guerra mondiale, il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale. E' pur vero che gia' negli anni della fondazione della FEI il movimento esperantista aveva stretto saldi rapporti sia con la cultura cattolica (biosgna ricordarsi di Pio X e delle sue dichiarazioni sull'esperanto) che con la cultura socialista, che in un modo o nell'altro continuo' il suo rapporto con questa nostra utopia per tutto il '900. La seconda meta' del secolo di attivita' della FEI fu caratterizzata dagli stessi elementi che caratterizzarono la societa' italiana. Forte spinta ad agire negli anni '50 (non per niente in quegli anni la FEI diventa ente morale). Continuazione della spinta con una intensita' che ando' decrescendo nei decenni successivi. Rinascita, risorgimento, ringiovanimento con l'avvento di internet. I nostri giovani di ieri e di oggi si muovono nella rete come pesci nell'acqua e sono i loro corsi in rete che portano forze nuove al movimento, che recentemente ha avuto alcuni notevoli successi in rete, nei mezzi di comunicazione e nella cultura italiana. Quando io cominciai a studiare l'esperanto non c'era professore di qualcosa che non si sentisse autorizzato a parlare di "sciocchezza" relativamente all'esperanto. Oggi, dopo le prese di posizione di gente come Umberto Eco ed altri linguisti che non cito per dimenticarne qualcuno, i giudizi sono molto piu' attenti. Allo stesso modo non cito le trasmissioni sull'esperanto alla radio ed alla TV, proprio pe rnon dimenticarne nezzuna. E che dire della bandiera dell'espernato che ha sventolato sulla copertina del programma di ricerca Google? Qualcuno della mia eta' dira': "Ma che e' questo Google. Non lo vorremo mica paragonare ai saluti del sindaco di ..?!" Per fortura i nostri giovani sanno che cosa ha significato quella bandiera in Google in termini di corsisti e di statistiche di accesso ai nostri siti. Insomma un secolo fa gli austeri signori e le gentili signore riuniti a Firenze se avessero potuto prevedere questi loro tardi nepoti ne sarebbero stati fieri, come noi siamo fieri di coloro che si troveranno a celebrare il secondo secolo della FEI nel 2010. Noi guardiamo con fiducia al futuro della FEI e dell'esperanto. In ogni epoca ci sono uomini che operano per migliorare il mondo e uomini che operano per tenerlo fermo. I difensori dello status quo, della schiavitu', dell'inferiorita' dei negri e delle donne. della lingua dei forti, riescono ad imporsi al momento, ma alla fine devono cedere. I "miglioristi" perdono tutte le battaglie ma alla fine vincono. Renato Corsetti Da L'Esperanto ********************************************************************* ********************************************************************* Lupo Alberto in esperanto - Non c'è tre senza quattro Era solo l'anno scorso che il progetto RoMEo, nato ufficialmente con la pubblicazione di Rat-Man in esperanto, squarciava le tenebre per dare alle stampe "La regho de la teroro", albo a fumetti contenente la prima storia di Diabolik. Dodici mesi sono passati, ed ora l'incredibile - che persino la mente del piu' fantasioso fumettista del mondo non si sarebbe potuto immaginare - e' avvenuto: arrivano assieme ben due nuovi fumetti! Due! Avete letto bene! Due, mica bue, che poi ci si incasina e va tutto in vacca... Il primo, che poi della serie e' il terzo (giusto per aggiungere un po' di confusione con i numeri... anzi, per fare conto tondo aggiungo un bel 42, che ci fa sempre la sua bella figura), e' dedicato ad un altro personaggio importantissimo ed amatissimo della storia del fumetto italiano: Lupo Alberto. Dalle prime, primissime strisce, ridisegnate dall'autore alcuni anni fa, alle migliori tavole delle oltre 2000 (e dagli con i numeri!) pubblicate da uno degli autori piu' fantasiosi che l'italico stivale poteva sfornare, quel Silver che, dopo aver lavorato con Bonvi a personaggi come Cattivik, Sturmtruppen e Nick Carter, si e' inventato un micromondo bucolico in cui Alberto, novello principe azzurro, insegue la sua amata gallina Marta cercando di evitare le trappole tesegli dal terribile cane Mose' e le strampalate invenzioni della talpa Enrico. Il tutto, con contorno di tacchini, maiali, paperi, tori, conigli e tanti altri animali che, al confronto, la fattoria di Orwell pare disabitata. Un albo fantastico, impreziosito da un regalo inedito di Silver per i lettori (esperantisti e non), e pubblicato dalla Gioventù Esperantista Italiana insieme al Centro Esperanto di Torino e ad Edistudio (che lo vendono... giusto perche' poi non mi si dica "si', si', bello, ma dove posso trovarlo?") Il secondo e' qualcosa di altrettanto speciale: frutto della fervida mente di Davide Osenda, ottimo ragazzo che nasce acquarellista e si trasforma in fumettista, Lasta Lekcio en Gotingeno racconta, appunto, dell'ultima lezione tenuta all'universita' di Gottinga da un professore al suo unico allievo. Una storia che parla di infiniti, e che porta ai confini ed anche oltre della conoscenza e dell'esistenza umana; una storia raccontata in punta di pennello, a colori, anch'essa impreziosita da qualcosa di speciale: una dissertazione ai limiti tra il cabalistico ed il matematico di Davide Astori. Una storia che Davide Osenda ed il progetto RoMEo hanno deciso di regalarvi: il file, in formato PDF, e' scaricabile gratuitamente dal sito del progetto RoMEo, che e' sempre http://www.pecorElettriche.it/Esperanto/RoMEo. Nell'attesa che, chissa', magari, il fumetto piaccia talmente tanto che ne venga richiesta una versione anche stampata... Buone letture, quindi, e non dite che non vi trattiamo bene! Daniele Binaghi responsabile progetto RoMEo http://www.pecorElettriche.it/Esperanto/RoMEo ********************************************************************* ********************************************************************* Una settimana gratis in Ungheria ad agosto con l'esperanto! Dal 3 al 9 agosto 2010, nella citta' ungherese di Cinquechiese (Pécs), si terra' l'Internacia Junulara Semajno, uno dei raduni giovanili estivi piu' frequentati e piu' ricchi di eventi. Complice anche la lontananza del principale raduno esperantista giovanile, l'Internacia Junulara Kongreso che quest'anno sara' a Cuba, oltre centocinquanta persone sono attese a Cinquechiese. Per promuovere la partecipazione di giovani italiani, la Gioventu' Esperantista Italiana regalera' l'iscrizione a meta' prezzo a quattro ragazzi con cittadinanza italiana e/o residenti in Italia, al di sotto dei 26 anni! Invia subito la tua candidatura all'indirizzo iej@esperanto.it entro la mezzanotte di lunedi' 5 luglio. Specifica perche' vorresti partecipare e se hai avuto esperienze passate in fatto di raduni esperantisti. Verranno privilegiati i candidati meno "veterani": vogliamo dare a tutti la possibilita' di conoscere i raduni esperantisti, privilegiando le persone che finora non vi hanno mai partecipato! Per usufruire del premio sara' richiesta l'iscrizione alla IEJ o la disponibilita' ad iscriversi appositamente (costo per il 2010: 14 euro). I nomi dei vincitori saranno comunicati subito dopo il termine del concorso. Se vi saranno meno di quattro candidati, la Gioventu' Esperantista si riserva di garantire la copertura intera del prezzo di iscrizione a 2 persone. Le spese di viaggio sono in ogni caso intese a carico del partecipante. http://iej.esperanto.it/nov/nov.php?numero=127&lingvo=it ********************************************************************* ********************************************************************* CERCHIAMO VOCI PER L'ESPERANTO A RADIO RADICALE In un periodo dove le Radio nazionali azzerano le trasmissioni in esperanto, per la trasmissione "Democrazialinguistica.it" in onda su Radio radicale ogni domenica dalle 19,30 alle 20, vorrei dedicare 5 minuti agli appuntamenti e/o informazioni particolarmente interessanti provenienti dal mondo esperantista IN ESPERANTO. Come sapete RR è tra le più ascoltate radio italiane che si occupano di società e politica. La trasmissione, è anche sempre disponibile in rete. C'è quindi una certa visibilità e sicuramente ciò da già una bella soddisfazione. La cosa è anche semplice perché basta registrare un mp3 e spedirmelo per posta eletronica. Con l'entusiamo di sempre, Giorgio Pagano ********************************************************************* ********************************************************************* 15 Luglio - Termine Premio G. Canuto per la migliore tesi di laurea Si rammenta che in data 15 luglio scade il termine per l'invio delle tesi candidate al Premio Canuto. ******************* PREMIO “G. CANUTO” PER LA MIGLIORE TESI DI LAUREA SU TEMI DI INTERLINGUISTICA ED ESPERANTOLOGIA Si indice per l’a.a. 2009-2010 il concorso per la migliore tesi di laurea (triennale e specialistica) discussa in una università italiana negli ultimi tre anni accademici: il premio è dedicato al Prof. Giorgio Canuto, già magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Parma dal 1950 al 1956 e Presidente Internazionale del Movimento Esperantista dal 1956 al 1960. Al primo vincitore sarà assegnato un contributo di € 150,00, e un riassunto del suo lavoro sarà ospitato in forma di articolo sulla rivista Inkoj. La giuria si riserva di valutare ulteriori lavori degni di pubblicazione, e trovare loro degna collocazione. La giuria è individuata nelle persone dei Professori Fabrizio Pennacchietti, Università degli Studi di Torino, Presidente; Davide Astori, Università degli Studi di Parma, Segretario; Paolo Valore, Università Statale di Milano, Direttore di Inkoj. La partecipazione è gratuita. Si concorre inviando una copia cartacea del lavoro all’Associazione Esperanto G.Canuto, c/o Madella Oberrauch, via Prampolini 8, 43122 Parma e una digitalizzata a: silkovojo@aliceposta.it entro il 15.07.2010. Per informazioni è possibile telefonare allo 0521 785582. L’operato della giuria è inappellabile. La premiazione è prevista per l’ottobre 2010. Il premio è realizzato grazie al contributo della Itala Esperanto-Federacio - Federazione Esperantista Italiana, via Villoresi 38, 20143 MILANO, tel. 02 58100857, e-mail: info@esperanto.it; fei@esperanto.it Luigia Oberrauch Madella ********************************************************************* ********************************************************************* Livorno - Resoconto della manifestazione di lunedì 21 Giugno Lunedì 21 giugno nel pomeriggio, al teatro delle Commedie, gentilmente concesso dal Comune, il folto pubblico ha accolto con calorosi e entusiastici applausi Piero Nissim, musicista e scrittore esperantista pisano e il nostro Pardo Fornaciari, che, fra le sue molteplici attività, è in particolare studioso e ricercatore di cultura ebraica, livornese e non, oltre a dilettarsi di musica. Entrambi hanno eseguito canti popolari in italiano, esperanto e varie altre lingue, fra cui l' yiddish e l'antico giudaico provenzale. La manifestazione è stata organizzata dal gruppo esperantista livornese "Ni semas", fondato nel 1925 (nuova e-mail: esperantolivorno@gmail.com ), che ha inteso così ricordare la sua presidente, prof.ssa Giuliana Rossocci Bastogi, mancata nel giugno di due anni fa, onorare il dr. Manrico Paneraj, recentemente scomparso, e farsi conoscere nella città, dove corsi regolari di questa "lingua internazionale per la pace"si svolgono ogni martedì pomeriggio alle 17e30 presso il pub "L'ultima casa accogliente" in via Garibaldi 273 Livorno, 22 giugno 2010 per il gruppo esperantista livornese Carla Lemmi Gigli ********************************************************************* ********************************************************************* TEJO SERCHAS VOLONTULON Chu vi havas planojn post la somero? TEJO invitas vin kandidatighi por la posteno de plentempa TEJO-volontulo en la Centra Oficejo en Roterdamo. TEJO-volontulo devas preti labori dum 10-18 monatoj ekde septembro 2010 (preciza dato lau interkonsento). La limdato por kandidatighi estas la 15a de augusto. Ne hezitu jam pli frue sendi mesaghon al ni, se vi intencas volontuli. TEJO strebas al tio, ke konstante estu TEJO-volontulo en Centra Oficejo, kiu povu dedichi cent elcentojn de sia labortempo al TEJO. Esti volontulo signifas ne nur grave kontribui al la bonfarto de TEJO, sed samtempe signifas spertan plirichighon ne nur personan, sed ankau movadan. La estraro limigas la dauron de volontulado al proksimume unu jaro, tiel ebligante al multaj akiri tiujn spertojn. Kiel volontulo vi certe lernos memstare labori kaj povas profundigi viajn spertojn en la sube menciitajn taskojn, se viaj spertoj estas bazaj. La TEJO-volontulo ankau dum kongresoj (IJK kaj UK) kaj TEJO-seminarioj estu la "vizajho" de la organizo, informante al membroj kaj aliaj interesatoj pri agado, aranghoj, servoj de TEJO. Por pliaj detaloj pri la bezonataj konoj, la laboro, kaj la kandidatigho, vizitu http://tejo.org/eo/volontulu TEJO-aktuale Numero 246, 2010-06-24