COLLABORAZIONE TRA ASSOCIAZIONI GIOVANILI ESPERANTISTE Il neonato Esperanto asocio de Teramo (EAT) e i gruppi esperantisti giovanili di Bari (JEA) e Roma (REJ) intendono portare avanti un progetto di collaborazione tra associazioni giovanili esperantiste italiane e straniere. Su cosa collaborare? Citiamo qualcuno degli obiettivi: creare una comunità esperantista giovanile internazionale su internet, gemellaggi, scambi culturali, recensioni di testi redatti da esperantisti e tanto altro. Questa cooperazione tra esperantisti avrà come espressione il bollettino elettronico "La junular' komunikas" che parlerà degli obiettivi che man mano verranno raggiunti e di eventuali "congressi" o semplici incontri ai quali parteciperanno gli aderenti a questo progetto. Ma perché creare questa comunità o organizzare gemellaggi e così discorrendo? Perché, purtroppo, molti, forse troppi giovani credono che l'inglese sia la lingua internazionale ideale!! Mentre noi ribadiamo che la vera lingua internazionale e, soprattutto, neutrale, è l'Esperanto, facile da imparare e da applicare! E quindi, con questo bollettino, vogliamo cominciare a far aprire gli occhi dei giovani verso un altro panorama, verso un mondo su cui (sul serio!) non tramonta mai il sole!! Gianpaolo Bottoni - Teramo - bottoni@promo.it Francesco Maurelli - Roma - fran.mau@libero.it Nicola Ruggiero - Bari - nruggiero@ciaoweb.it ********************************************************************* ********************************************************************* UN SUCCESSO L'OPERAZIONE "URBI ET ORBI" Karegaj samideanoj Come avevo accennato nel mio breve messaggio di ieri, l'operazione "Urbi et Orbi" si è conclusa molto bene in Piazza S. Pietro, in totale eravamo in 12, tre di Milano, due di Parma, e ben cinque di Roma ( e poi dicono che i romani sono poltroni !) Percui mando un grandissimo grazie specialmente a Francesco Maurelli, sua madre Filomena, Elio Bonomolo, Patrizio (non so il cognome) ed al grande Carlo che Sarà...andrea ma è pure una colonna portante non solo del Vaticano ma di tutto il movimento esperantista ! La giornata era bellissima , manco una nuvoletta e neppure tanto freddo. Verso le 11.30 abbiamo montato lo striscione e due bandiere Esperanto, una grossa ed una più piccola a gagliardetto, poi abbiamo distribuito una decina di bandierine a mano anche a vicini che ci hanno fatto da clak. All'annuncio del Papa degli auguri in Esperanto, abbiamo cercato di urlare il più possibile agitando bandiere e striscione, non so se ci avete almeno uditi, perchè bedaurinde dopo ho saputo che la televisione manco ci aveva ripresi. Come mai, ci siamo domandati, eravamo bene in vista, cosa era successo ? Era successo che tra noi e la cinepresa c'era l'altissimo albero di Natale, mentre noi eravamo convinti che questa fosse dal nostro lato, peccato veramente ! Abbiamo comunque imparato la lezione ed abbiamo già puntualizzato dove metterci la prossima volta, si perchè ci sarà una prossima volta.... a Pasqua (Speriamo che il Papa non ci abbandoni !) Siamo decisi ad andarci di nuovo a Pasqua, anche perché, indipendentemente della televisione, in Piazza S. Pietro abbiamo riscontrato un grandissimo successo e senz'altro tutti ci avranno visto, poi sul campo di battaglia abbiamo fatto anche dei proseliti ed abbiamo pure incontrato due persone che ci hanno parlato in Esperanto (una di queste era un giovane Sacerdote spagnolo ) Ho fatto parecchie foto, speriamo che siano riuscite bene, alcune di queste le porterò direttamente alle redazioni dell'Avvenire (all'attenzione del Sig. Roberto Berretta) e del Corriere della Sera (all'attenzione del Sig. Stefano Bucci), accompagnate da relative relazioni ed altro nostro materiale, e speriamo di non essere così sfortunati come per la televisione, staremo a vedere ! Ringrazio tutti i samideani che mi hanno incoraggiato in questa operazione ed anche, perché no, quelli che non hanno capito subito lo spirito di questa iniziativa, hanno cioè espresso il loro parere come d'altronde è giusto che sia ! Scusatemi se sono stato un po' troppo prolisso. Gianni Conti ********************************************************************* ********************************************************************* MAGLIETTA DEI GIOVANI ESPERANTISTI ROMANI Ciao a tutti, sono disponibili le magliette della Roma Esperanta Junularo. Chiunque fosse interessato ad averne una o più, mi può contattare via e-mail, presso fran.mau@libero.it; rej@rej.cjb.net, via posta presso Francesco Maurelli, via Spontini n° 29, 00043 Ciampino (Rm) o telefonicamente, al numero 067917789. Il costo delle magliette è di 6 euro + eventuali spese di spedizione. Francesco Maurelli fran.mau@libero.it ********************************************************************* ********************************************************************* RAPPORTO SUL CONVEGNO DI THIENE Un mese fa leggo un trafiletto sul bollettino regionale veneto, nel quale si annuncia, in poco meno di una riga, che a Thiene, l'11 dicembre, il direttore del museo della pace e solidarietà di Samarcanda (Uzbekistan), l'esperantista Anatoli Junesov, parteciperà ad un dibattito con personalità non esperantiste di varie nazioni. La notizia mi sembra interessante, e subito mi metto in moto e telefono ad alcuni esperantisti di Vicenza e dintorni, fin quando non riesco ad avere le notizie esatte. Mi mandano un invito. Scopro così che sette Comuni del vicentino - Breganze, Dueville, Marano Vic.no, Montecchio Prec.no, Sarcedo, Thiene, Villaverla - si sono consociati, costituendo l'ELP (Enti Locali per la Pace), che da diversi anni organizza delle manifestazioni ad alto livello; ad esempio l'anno scorso l'ospite è stata il premio Nobel per la pace, Rigoberta Menchiu. Decido che la FEI non può lasciare soli gli esperantisti locali e quindi mi organizzo e martedì mattina prendo il treno e vado. L'amica Elvira mi accoglie alla stazione di Vicenza e mi accompagna a Montecchio Precalcino, da Lucia Rando Pesavento. E conosco così una persona meravigliosa, che nel profondo del suo animo è una vera esperantista. Ha seminato nel suo paese l' "interna ideo", ha stabilito un contatto tra l'ELP ed il direttore del museo di Samarcanda ed è scaturito l'invito. E lei ha ospitato l'amico esperantista per quindici giorni, durante i quali Anatoli ha tenuto conferenze, in inglese ed in esperanto, accompagnato da interpreti, nelle scuole della zona, per illustrare le finalità dell'iniziativa uzbeka. E l'atto finale è stato un dibattito pubblico nel teatro comunale di Thiene, con il dott. Aldo Lo Curto - medico volontario internazionale, che presta la propria opera presso le popolazioni indigene dell'Amazzonia, del Benin e della Mongolia -, con don Albino Bazzotto, dei Beati costruttori di Pace - che ha guidato diverse missioni a Sarajevo ed in Africa -, con la sottoscritta - che ha citato varie iniziative per la pace intraprese damovimento esperantista nel corso dei decenni - e con l'ospite d'onore, Anatoli Junesov, che ha parlato prima in inglese e poi in esperanto. La platea e la galleria del teatro, quasi al completo, hanno così sentito parlare non della lingua internazionale, ma in lingua internazionale, di fatti concreti, che solo l'utilizzo di tale lingua ha permesso. E, inevitabilmente, ciò ha suscitato l'interesse del pubblico e dei partecipanti al dibattito, ed anche i più scettici, tra cui l'interprete d'inglese, alla fine erano entusiasti e richiedevano materiale informativo. In sintesi: hanno scoperto un mondo, una realtà diversa, nuova, interessante. Noi abbiamo seminato... adesso gli amici vicentini hanno l'impegnativo compito di portare avanti il discorso, di raccogliere i frutti. E sono certa che saranno abbondanti, considerando che - ed è la prima volta che mi capita - ho assistito ad una telefonata giunta a Lucia, con cui la madre di un bambino, che aveva ascoltato la conferenza di Anatoli, le ha chiesto "ma lo insegnerai anche a mio figlio l'esperanto?" Perché rendo pubblico questo avvenimento? Per ringraziare gli amici vicentini del loro operato, silenzioso e fattivo. Perché vi racconto questo avvenimento? Per dirvi che non bisogna fermarsi pensando che tutto è difficile; come diceva Umberto Stoppoloni, basta affrontare le prime difficoltà, e poi tutto scorre meglio di quanto immaginiamo! Michela Lipari michela.lipari@libero.it